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Come ho conosciuto Forica
I primi anni del mio rapporto con Forica sono stati indimenticabili.
A quel tempo ero fidanzato con una ragazza di nome Gavina che abitava vicino ad Alghero e quando andavo a trovarla accadeva di fare sesso ma sempre con poca frequenza e nella solita classica posizione del missionario. Inoltre a lei non piaceva succhiarmi il cazzo. Mi diceva che lo schifava ma per accontentarmi ogni tanto che mi faceva un pompino ponendo come condizione il non averlo in bocca al momento dell’eiaculazione. Era dunque necessario che prima che venissi, fossi obbligato ad estrarlo in modo tale che non arrivasse sperma in bocca.
Tutto ciò è andato avanti per circa un anno e mezzo e non ero certo soddisfatto perché desideravo che la mia sborra fosse inghiottita da Gavina. Abituarla non era certo facile ma lei avendo capito che tentavo di istruirla ed abituarla a superare il disgusto si rifiutava sempre più di farlo. Lei era anche spaventata da una eventuale scopata in bocca; mi ha detto che temeva di soffocare se le avessi messo il mio cazzo grosso e turgido, dentro fino alla gola. Alla profonda penetrazione lei reagiva allontanandomi per non avere conati. Di ciò ne ho parlato più volte con lei sia prima che dopo i pompini ma è stata sempre irremovibile.
“Quando il cazzo mi arriva in fondo non so come evitare di vomitare e francamente non mi pare il caso che lo faccia e poi non è che mi mancherà il respiro?”
Davanti alla sua richiesta mi sono sempre tirato indietro anche se avrei voluto almeno scoparla un po’ in bocca. Per me farlo era un modo per farle vedere quanto lei mi fa godere. Solitamente di sua iniziativa non lo faceva mai ed ero sempre io ad offrirle il cazzo tra le labbra.
Un giorno Gavina mi chiede di farle la cortesia di dare un passaggio alla sua amica Forica, gran figona e di cui in più di un’occasione ho espresso il mio gradimento, essendo questa donna rimasta senza auto a causa di un tagliando in officina che per una svista si era protratto più a lungo del previsto.
Ho accettato molto volentieri. Vedere Forica per me è sempre un piacere e penso che a tutti, maschi e femmine, piaccia vedere una bella MILF.
Inoltre Forica sa che io sono il fidanzato di Gavina.
Mentre aspetto sotto casa Forica sbuca all’improvviso con una minigonna da far venire un infarto.
Il suo abbigliamento era un invito all’arrapamento.
Chi non si ecciterebbe all’istante nel vedere una donna con le gambe non tanto lunghe ma bel toniche, con i polpacci in evidenza e le cosce grosse libere di essere viste perché la mini è del tipo ‘inguinale’ ed una maglietta con un’ampissima scollatura che faceva ben vedere il colore del reggiseno indossato?
Penso che il resto del look passerebbe in secondo piano.
A me è parso un segnale per dire ‘scopatemi, sono qui per voi’.
Ero veramente contento di essere andato a prenderla e darle un passaggio in auto.
La faccio salire in macchina e sul momento abbiamo parlato di argomenti futili ma poi le chiedo come mai una bella donna come lei fosse sola e non avesse un compagno.
La risposta è stata lapidaria “Non ne ho trovato uno adatto a me!”
Tra me mi sono detto “e se quel qualcuno fossi io?” anche se non ci speravo.
Su quella frase ho giocato facendo allusioni e facendole capire che la sarei fatta dopo pochi km gli metto una mano tra le cosce.
Li non si meraviglia più di tanto del mio gesto lasciando che la possa accarezzare all’interno della gamba per quanto potessi, visto che guidavo. Quell’azione rapida e piacevole, totalmente inaspettata, la stordisce e le fa girare la testa. Forica vedo che sta diventando bollente. Vorrei che mi mordesse, mi leccasse sul collo e sui lobi delle orecchie.
I suoi movimenti rapidamente diventano concitati e non si rende conto di come l’abbia condotta in quello stato. Se ne renderà conto dopo. Ora è attenta solo a godermi. La sto toccando ovunque con le mie mani che passano sui fianchi e intuisce che o io o lei arriveremo al punto che andremo a casa a ricavarci temporaneamente un momento di privacy.
Le mani di Forica mi hanno aperto la camicia ed hanno trovato il petto che avevo da poco depilato perché piaceva di più a Gavina. Lei lo trova sodo e lo accarezza passando sui capezzoli scoprendoche sono grossi come quelli di una donna, ma non si sofferma e prosegue sulle spalle.
Penso che mi voglia sentire ansimare.
Fermo l’auto e mi volto verso di lei.
Non dico una parola ma sembra che tra di noi ci sia una corrispondenza di sensi.
Siamo poco fuori città e riesco a trovare un angolo un po’ riservato.
HO allentato la cintola e lei la slaccia. Forica ha la gonna sollevata da un lato per mostrarmi la fascia della sua pelle chiara tra l’inguine e le balza delle calze trattenute dal reggicalze.
La nostra foga è tale che non diamo importanza ai rumori che vengono dall’esterno.
Lei ha le guance che le bruciano ed è incerta perché i vetri lascerebbero a chiunque di vedere cosa accade all’interno dell’abitacolo.
Siamo presi dalla voglia di sesso e non facciamo caso che un uomo si è avvicinato e capiamo dal movimento labiale che ci saluta.
La risposta di lei è un “Ciao”
Forica è talmente sorpresa che non riesce dire altro.
Lei è sorpresa e stimolata e si aggrappa a me.
“Andiamo via. Andiamo a casa mia” mi dice.
Senza badare a ricomporci, avvio il motore e partiamo lasciando l’uomo a guardarci incantato ed ammutolito.
Durante il tragitto, peraltro breve, lei si ricompone e tenta di farlo anche con me per evitare fastidi con ci potesse vedere per strada.
Appena entrati nell’ascensore di casa sua lei mi bacia ed io ricambio in bacio senza sapere neanche perché lo faccio.
Lei mi dice le è piaciuto e che in quella situazione si è sentita una femmina pronta alla monta ma non sa se darmi la figa perché è indecisa nel capire se si tratta di un gioco io ho già programmato oppure se la situazione si è sviluppata in maniera particolarmente interessante in modo totalmente casuale.
Di certo c’è che lei nell’intimità e riservatezza di casa sua si trova nell’intreccio di mani e di lingue che le fanno girare la testa.
La bacio e la divoro stando dietro di lei in modo che sia a mia disposizione il collo per farle dei succhiotti. Poi si gira e le mie mani si infilano sotto la camicetta slacciando il reggiseno.
Nella sua camera da letto, stando in piedi, si è fatto caldo e Forica si muove sinuosamente ed io ne assaporo le curve.
Con l’eccitazione che continua ad aumentare Il fiato di entrambe è diventato corto, la pelle è sudata, toccandola tra le gambe ho la sensazione che si sia già bagnata moltissimo. Sicuramente Forica sente il mio cazzo ancora nei jeans che spinge in avanti proprio perché lei ne avverta la dimensione.
Preso dalla lussuria ogni tanto la faccio girare cambiando i ruoli e Forica non oppone resistenza, mi lascia fare essendo talmente presa, ed anche fuori dal tempo, che crede di vivere un sogno. E’ eccitata da morire e non fa che baciare, leccare, succhiare.
Quando le tolgo la maglietta lei non è più in sé. La sua mente è stravolta dalle sensazioni che incessantemente la stanno travolgendo e non fa niente per arginare la libidine che sale sempre più di livello. Il contatto con la mia pelle la fa andare in estasi.
Ha voglia di farmi, mi slaccia i jeans e stringe il cazzo, io gemo.
Il mio cazzo è talmente bello e duro che l’ha ipnotizzata e non riesce a staccarne occhi.
“Succhialo!” le dico perentoriamente e lei a quel comando si sente sottomessa e felice di esserlo. Siv ede chiaramente che si sta sciogliendo. Si dedica al cazzo come le fosse stato donato un bel gelato e per prenderlo tutto in bocca si piega.
Con una mano sulla testa le do il ritmo in sincronia con i miei e da una parte dello specchio poggiato al muro vedo i miei movimenti stando appoggiato sui suoi glutei e mi godo la vista di Forica che fa mi fa un pompino.
Senza che ce ne fossimo accorti siamo tra una parete ed il bordo del lettone. Lei in piedi con i tacchi e l’esiguo spazio agisce con scarsa comodità ma apprezzo ciò che lei fa.
Mentre lei è piegata e sta eseguendo il pompino, io infilo le mani sotto la gonna e la sollevo per palpare la figa spostando il perizoma riuscendo a metterle due dita dentro.
La figa di Forica si è allargata e spero che la penetrazione sarà facile anche perché constato che anche la lubrificazione è abbondante.
Mi dice che vuole essere scopata; ha necessità di sesso.
Non resiste.
E’ tutta bagnata e le mie dita la strapazzano dentro facendola godere e mugolare nonostante il cazzo che ha in gola che le crea qualche problema.
Decido di chiavarla ed allora all’improvviso tolgo le dita e la infilzo con il mio cazzo.
Forica non se l’aspettava. Il cazzo che ha dentro le sembra enorme ed io, in modo a****lesco, senza preliminari l’ho infilato tutto in un colpo.
Quell’introduzione improvvisa ed inaspettata ha lasciato Forica per un attimo senza fiato, poi ho cominciato a pompare e lei ha goduto tantissimo.
Era quello che voleva ma non sapeva come e quando le avrei dato il cazzo.
A montarla in quel modo sono andato avanti per un po’.
Poi steso sul letto le ho chiesto di cavalcarmi e lei lo ha fatto voltandosi voltare lasciando che il cazzo turgido e profumato dagli umori della figa lei non lo vedesse.
Nella nuova posizione Forica ha preso il cazzo nella figa.
Poi con una mossa acrobatica si è voltata e mi ha baciato.
Le sue gambe erano larghe ed io sotto lei le davo il cazzo il più rigido che potessi.
Dal momento della nuova posizione di accoppiamento si sono sentiti solo gemiti e respiri affannati fino all’orgasmo; prima Forica, poi io che ho scaricato tutto lo sperma con tre spruzzi di sborra nella figa senza chiedere se lei prendesse la pillola.
La foga era tale che non mi ero preoccupato di prendere dall’auto un preservativo e per di più lei non si ha posto il problema di una gravidanza.
Forica dopo l’orgasmo ha avuto una sensazione di appagamento incredibile.
Mi ha detto che le piaceva sentire la sborra scivolare fuori dalla figa che ripuliva con una salvietta.
In cuor suo è felice e mi confessa mentre siamo abbracciati che si sente ancora più femmina perché finalmente le pare di essere anche una troia da montare ed usare.
Quell’occasione le ha consentito di conoscere meglio il sapore del cazzo e del piacere.
Nei mesi seguenti Forica è andata dalla ginecologa di fiducia ma non le ha diagnosticato una gravidanza.
Dopo l’orgasmo metto le mani nelle sue cosce e la bacio calorosamente. E’ un bacio che dura più di dieci minuti fra carezze e colpi di lingua in contemporanea, poi lei mi fa un pompino da favola non mi scorderò mai ma non lo completa per la sua ritrosia, che non conoscevo, a portarli a termine.
Dopo aver finito mi svela che Gavina, la sua amica mia compagna, aveva un amante a cui faceva pompini con ingoio.
Era logico che ci sia rimasto male perché avevo scoperto di essere cornuto ma mi consolavo perché avevo ora la donna più troia di questo mondo. Ne traevo la conclusione che Gavina non avendo avuto rispetto di me, mi potevo permetter una bella cotta per Forica.
E’ stata, quindi, la mia ex fidanzata ad avermi spinto involontariamente tra le braccia della sua amica Forica.
Sapevo che le donne se sono innamorate piace giustificare le proprie porcate e che per essere porche devono essere innamorate. Infatti tra me e Forica devo dire che ci sono state subito scintille.
Alla prima uscita, toccandole la figa, ha avuto tre orgasmi in pochi minuti. Lei non diceva mai no a qualsiasi proposta le facessi. Al terzo incontro siamo andati in pineta e l’ho presa sul il cofano dell’auto in pieno giorno e mi sono accorto che lei dava il meglio di sé quando c’era il supposto o reale pericolo.
Infatti una sera, dopo le 22, stavamo scopando quando lei mi ha detto di aver visto qualcuno guardarci dal di fuori dell’auto ma ha aggiunto di continuare e fare finta di niente anche se qualcuno ci stesse guardando. A quel punto lei si gira, ha afferrato il cazzo e lo ha puntato dritto al buco del culo. Forica non mi aveva mai dato il culo e quella è stata la prima occasione. Lei quella sera era molto attenta a rimanere con il culo ben largo e si sporgeva lateralmente per farsi vedere meglio. Io sul momento ho pensato che fosse qualcosa dettato dalla libidine per eccitarmi ma l’uomo ora era a pochi metri e non potevo più fingere ma nemmeno interrompere quello che stavo facendo.
La situazione mi ha costretto ad affrettare il mio fiotto di sperma che Forica si ha voluto dentro mentre il secondo fiotto con una spremitura delle palle, si depositava sull’ano e sulle natiche.
A quel punto lei si è divertita a giocare con il mio sperma spalmandolo bene intorno al buco mentre si infilava di tanto in tanto le dita dentro fino a che non lo ha allargato con entrambe le mani per mostrare il retto dilatato a me ed all’uomo che stava fuori.
Gavina, la mia ex fidanzata ed amica di Forica, non era più nella mia mente ed ora c’era solo lei la nuova amica MILF di cui ne andavo orgoglioso.
Anche quando tornavo da scuola dopo la fine delle lezioni passavo da lei in Istituto e spesso, chiusa la porta d’ingresso come se fosse finito il lavoro, abbiamo scopato su poltrone, tavoli, scrivanie, per terra, sedie e quant’altro potesse dare una particolarità ai nostri accoppiamenti.
Uno dei casi è stato quando, nell’aula di meteorologia, lei ha sollevato la gonna fin sopra i glutei, tirato fuori dalla borsa un dildo ed a gambe sollevate se lo ha infilato nel buco del culo. Entrava molto bene ed affinché vedessi meglio come si inculava mi ha fatto sedere per terra per menarmi il cazzo, cosa che facevo da molto tempo, ed osservare quanto lei godesse. Inoltre lei con l’altra mano si sgrillettava e non ha tardato a venire squirtando leggermente ed io che raccoglievo la sua sbroda.
Anche io a quel punto non ho tardato a venire con un orgasmo che mi ha fatto sollevare il bacino puntando braccia e gambe sul pavimento cercando di raggiungerla per chiavarla e far sì che la mia sborra prendesse la via del buco del culo dilatato dal fallo.
Forica mi ha poi aiutato a sollevarmi ed io, appena in piedi, le ho puntato il glande per metterle il cazzo in culo ma lei fa qualcosa che non mi aspettavo: si allontana e mi chiede di affondare interamente nel culo il fallo di gomma assumendo nel parlare una posiziona quasi a 90 gradi con le gambe molto divaricate e con la testa che compariva tra le gambe per cercare di vedersi meglio durante la prima penetrazione.
Quella posizione ha fatto sì che il buco posteriore fosse in bella vista ed inoltre ha spinto contraendo il ventre per far sporgere l’ano alla mia vista ed alla mercé di quel grosso fallo.
Non ho avuto dubbi nel fare quella pratica che mi intrigava moltissimo. La sborrata fatta da poco era come se non fosse avvenuta; ero di nuovo in tiro.
Con la mia complicità, Forica si ha voluto inghiottire nel retto quei 23 cm per intero e mi pregava di accendere il vibratore e spingerlo ancora nel punto che lei definiva doloroso ma che le ha permesso di liberarsi in un orgasmo che è risuonato negli ambienti dell’Istituto universitario dove lavorava.
L’orgasmo non l’aveva stordita, nonostante a me sembrasse forte. Il vibratore non lo ha levato da dietro ma mi ha solo chiesto di spegnerlo “Voglio abituarmi ad essere allargata! Se poi lo vuoi fare sempre tu?!” ed avvicinandosi a me mi ha preso il cazzo in mano segandomi così mi sono dovuto accontentare di essere smanettato dalle abili mani della mia amante.
Poiché ci baciavamo, non mi ero accorto che una sua mano era andata a sgrillettarsi e quindi torturare felicemente il clitoride che non era ancora sazio. Lei faceva di tutto per avere insieme un orgasmo ma Forica è stata più rapida e non ha aspettato il nostro simultaneo orgasmo; infatti lei si è forse distratta e ha scaricare un grosso e liberatorio fiotto di sborra sul mio volto e nella mia bocca. Ero un po’ contrariato per la parziale delusione e mi sono avvicinato con il cazzo ai genitali gonfi di Forica che attardava a ricomporsi per riposare ed ecco che anche io ho l’orgasmo facendola avvicinare a me ma non ha aperto la bocca, anzi l’ha chiusa.
Tra noi c’è stata una risata e ci sono stati molti baci.
“Amore mio ti farò assaggiare qualcosa di straordinario le prossime volte, vedrai!” mi ha detto.
”Scusa ma, sei una bella figa e mi piaci, però altre volte voglio rifarlo qui”
Lei se n’è uscita con una risatina felice e di volte ce ne sono state tante altre ed ognuna è una storia a sé.
Il rapporto con Gavina l’ho interrotto dicendole che mi piaceva Gavina la sua amica “Lo sapevo che prima o poi ti avrebbe catturato! Da troia quel è non poteva certo farne a meno!”