Serata al cinema

Serata al cinema
Siamo in macchina già da qualche minuto, in silenzio ci pregustiamo la serata che ci aspetta.
Appoggio la mia mano sul tuo ginocchio e tu mi sorridi.
con la sinistra salda sul volante e gli occhi concentrati sulla strada sposto la mano destra dal tuo ginocchio e la faccio salire verso l’alto.
Tu sospiri e ti sistemi scendendo sul sedile.
Arrivo alla tasca dei jeans, sposto il pollice e lo sento duro e pulsante sotto la stoffa.
“Non ti distrarre dalla guida” e mentre lo dici sento i tuoi polpastrelli che alzano la gonna e sfiorano la mia coscia.
Mi sento avvampare, riporto la mando destra sul volante per non perdere il controllo.
Tusposti la mano verso l’interno coscia.
“guarda che se fai così mi distraggo per forza”
Incurante della mia lamentela continui a muovere le dita tra le mie gambe fino alle labbra esterne.
Sento il polpastrello che sfrega contro la mia pelle e poi si insinua nella fessura bagnata.
Mi mordo il labbro, sento i capezzoli eretti che sfregano contro la maglietta.
“ti prego… se vai avanti cosi avrò i rivoli lungo le cosce quando scendo dalla macchina” “meglio, così tutti possono vedere quanto sei puttana”
Accelero per obbligare il mio cervello a stare fisso sulla strada.
Tu sei girato verso di me, la tua testa all’altezza della mia spalla, le dita che furiosamente mi scopano la figa
“Fammi vedere quanto ti piace, troia”
Mettola freccia e mi fermo su una piazzola lungo la strada
“Non ti fermare, continua”
Finalmente libera di lasciarmi andare gemo e mugolo mentre le tue dita agganciate alla mia figa la scuotono in modo indecente.
Vengo mentre mi infili la lingua in bocca bloccando il mio urlo.
Alzo lo sguardo verso lo specchietto retrovisore e la vedo a gambe spalancate che si masturba con foga.
“Ti sei divertita?”
Lei annuisce “si, ma non mi basta guardarvi soltanto”
Ti sorrido… “vai dietro e falla stare zitta”
Riparto tra i gemiti. Ogni tanto guardo lo specchietto, divisa tra l’eccitazione di vederti e la frustrazione di non essere tra le tue mani di nuovo.
Arrivo al cinema ma devo fare ancora due giri dell’isolato per darvi modo di finire e ricomporvi.
Quando scendiamo dalla macchina bacio lei e poi te. Sento il suo sapore sulle tue labbra e sulla tua lingua. Ho voglia di sentirci il mio.

Ti lasciamo all’ingresso del cinema, ci infiliamo nell’unico bagno delle donne.
Dopo un po’ usciamo e ti raggiungiamo alla biglietteria. Mi guardi con aria interrogativa, ma io ti sorrido e ti tiro verso la sala.Ci sediamo ai tuoi lati, hai notato che lei si è seduta con attenzione, ma non dici nulla.
Quando scende il buio e inizia la proiezione mi avvicino al tuo orecchio e inizio a raccontarti tutto quello che abbiamo fatto senza di te
Appena chiusa la porta le ho aperto la camicetta e sfilato il reggiseno.”Questo è da togliere” Ho visto i segni che le tue dita hanno lasciato sui suoi seni. Ecco perché urlava così forte… Li ho accarezzati lentamente fino a quando l’ho vista scossa da un brivido
Le ho infilato un dito in bocca, raccolto la sua saliva e poi mi sono girata sul suo fianco. Con una mano le sfiorato il clitoride e con il dito bagnato mi sono infilata tra le sue natiche. Ho sentito il suo buchino stringersi.
Ho stretto e premuto il clitoride più velocemente, ho passato il polpastrello dalla sua base alla figa sempre più bagnata e scivolosa. Lei si è chinata verso il lavandino esponendomi il culo. Ho passato il dito attorno al buco, infilato la punta del polpastrello e sentito la sua mano che si aggiungeva alla mia tra le sue gambe.
Ho infilato il dito lentamente sempre più a fondo, l’ho girato, l’ho tirato indietro tra i suoi gemiti.
Ho preso il plug che tenevo in borsa e gliel’ho infilato nella figa.
Ti accarezzo l’inguine durante tutto il racconto. Sento il tuo uccello crescere e indurirsi sotto le mie dita e quando ti parlo del plug apro la cerniera e il bottone per farlo uscire.
Lo accarezzo mentre continuo a descriverti cosa è successo in bagno.
Lei tremava al contatto del plug freddo ma non si è spostata. L’ho tolto e appoggiato sul suo culo, la punta già dentro.
“Questo lo tieni finché lui vorrà” e con un colpo secco l’ho infilato completamente dentro
Un urlo soffocato.
Il tuo cazzo pulsa tra le mie dita: porto una mano alla tua bocca “bagnala per bene così può scivolare meglio sul tuo uccello”. Con la mano piena della tua saliva afferro il tuo cazzo grosso e durissimo e inizio a segarlo con le dita strette. dalla cappella alla base e poi verso l’alto. Di fianco a noi non c’è nessuno, ma nelle altre file si.
Tu abbassi il braccio al fondo della sua schiena, passi la mano sotto il suo sedere. La vedo irrigidire le gambe e alzarsi un po’ dalla poltrona.
Il suo viso si rilassa per qualche secondo e poi si contrae di nuovo quando sente le tue dita entrare.
Aumento la velocità della mia mano, non mi serve neanche che ti mi dica quando stai per venire, lo sento tra le mie dita il fiotto che parte dalla base del cazzo e arriva alla cappella grossa e gonfia. Avvicino il bicchiere vuoto che avevo preso all’ingresso e continuo a segarti mentre tu sborri dentro al bicchiere delle bibite.
sfili il braccio da dietro di lei e ti abbandoni sulla poltroncina mentre io ti richiudo i pantaloni. Poi prendo il bicchiere e bevo.
Io e lei ci avviciniamo di fronte a te e la bacio lasciandole tutta la tua sborra.
Tu le prendi il viso e le infili due dita in bocca
“più tardi ci ficco tutto il cazzo in quel culo”
Lei annuisce con la bocca piena

Mi avvicino a te accarezzandoti il petto e ti sussurro “ne voglio anche io, non te lo scordare” “Ho così voglia che puoi farmi tutto quello che vuoi”
Non faccio in tempo a finire la frase che sento la tua lingua riempirmi la bocca. si muove con forza contro la mia lingua e il palato. La voglia di farmi scopare aumenta.
“andiamo via”
Ci alziamo prima della fine del film e ci dirigiamo verso la macchina.
La vedo camminare incerta a causa del plug che le apre di nuovo il culo.
“Vai dietro con lei e fammi vedere quanto siete troie”
Mentre parti le apro la camicia e le afferro le tette con le mani. Inizio a succhiarle i capezzoli con forza. Lei si divincola e urla per la sorpresa.
Vedo i tuoi occhi dallo specchietto fissi su di noi
Continuo a succhiare mentre scendo con la mano verso l’inguine, oltrepasso le grandi labbra e arrivo a toccare la parte esterna del plug. lo spingo con forza.
Lei geme spalancando la bocca.
Io continuo a fotterla con il plug e a succhiarle i capezzoli finché non si inarca e viene ripetutamente.
Mi giro e vedo la tua mano che continua a massaggiarsi il cazzo attraverso i pantaloni. “Manca qualcuno che si occupi di me qui dietro..”
Svolti a destra e dopo una decina di minuti ci troviamo in mezzo al nulla. Attorno a noi solo campi.
Ti fermi e ci dici di scendere.
Ci fai appoggiare contro la macchina una di fianco all’altra
Sento la gonna che si alza
Uno scapaccione sulla coscia
La mia coscia che brucia per un attimo.
Poi un altro scapaccione ma non sento bruciare. Lei geme.
le tue dita premono la mia zona lombare per farmi chinare, sento il tuo cazzo che scivola nella figa fradicia e poi esce.
Sento lei gemere e so che stai facendo la stessa cosa con lei
e di nuovo nella mia, il tuo pollice nel culo mentre affondi di più nella mia figa.
E di nuovo i suoi gemiti.
sento la cappella tra le cosce
si fa strada verso il buco, scivolando contro la mia pelle bagnata dei miei liquidi e dei suoi
E poi la sento entrare. il bruciore che dura un attimo, i muscoli tirati che sembrano strapparsi, culo stretto che si spalanca al suo passaggio. Mi riempi e allo stesso tempo sento lei gemere sotto i colpi del plug con cui la stai scopando.
Mi prendi i capelli e li tiri indietro “Fammi vedere quanto ti piace troia, fammi vedere come godi”
sento il tuo cazzo enorme che si infila dentro fino alle palle. Dentro alle mie viscere. Sono completamente in tuo potere ora, la vampata di piacere mi inonda fino a farmi urlare. Continui a sbattermi ordinandomi di godere ancora
E lo faccio. sotto i tuoi colpi e i gemiti dell’altra che non hai smesso di martoriare con plug Quando ti fermi tremo senza riuscire a fermarmi.
Le sfili il plug e inizi a incularla selvaggiamente.
Poi ti sfili, ci fai girare e ci sborri sulle tette.
“Adesso risalite in macchina e leccatevi a vicenda”

Sali anche tu e riparti.

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